Case e ciminiera Piccolo porto situato all’estremità settentrionale di Marsiglia, l’Estaque, il cui nome significa “il legame” in provenzale, è un luogo al quale Cézanne fu sentimentalmente e artisticamente legato per anni. La madre aveva lì una casetta nella quale egli andò a rifugiarsi durante la guerra del 1870, rifiutandosi di combattere. Cézanne vi ritornerà a più riprese ed eseguirà ogni volta magnifici quadri, disegni e acquerelli (27 opere in tutto) che contribuiranno alla fama della cittadina. In una lettera entusiasta indirizzata all’amico Zola, scrive: “Al tramonto, salendo sulle alture, si ha un bel panorama, sullo sfondo, di Marsiglia e delle isole, il tutto avvolto, sul far della sera, da un effetto molto scenografico”. Più tardi, altri pittori proveranno la stessa attrazione per il paesaggio dell’Estaque: Braque, Dufy, Matisse, Derain e Marquet a loro volta vi soggiorneranno. Questa tela, acquistata da Picasso nel 1940, corrisponde a una svolta nella pittura di Cézanne, l'artista si sta evolvendo verso l'astrazione senza per questo rinunciare a un’estrema dolcezza. Se le case, piccoli cubi incastrati l’uno nell’altro, danno un’impressione di geometria, il mare che si confonde col cielo e i rami flessuosi dei pini attenuano l’effetto geometrico. I colori, fusi gli uni con gli altri, rafforzano la sensazione di armonia, di coerenza. Cézanne, a differenza dei suoi amici impressionisti, cerca l’unità, la sintesi.